Flor Buggenhout

BIO
Marco Zamburru

Marco Zamburru nato a Sassari nel 1981. Dal 2002 vive e lavora
a Firenze. Pittore autodidatta, dal 2006 espone i suoi lavori in
varie personali e collettive.
Dal 2013 è tra i fondatori del collettivo IlGattaRossa, partecipa
a diverse collettive presso Galleria la Corte arte contemporanea
a Firenze. Nel 2014 fonda il progetto di residenza artistica
Almanacco Migratorio, all’Argentiera. Dal 2019 e rappresentato
dalla Galerie Verbeeck - Van Dyck, Antwerp.

XXXX è un’installazione site-specific frutto della collaborazione tra Flor Buggenhout e Marco Zamburru e l’assistenza tecnica di Steve Jansens che consiste in un intervento su una vecchia casa di minatori per mezzo dell’applicazione di tegole di terracotta e pittura.
La parte interna del villaggio di Argentiera si contraddistingue per la presenza di edifici di piccola dimensione, oggi in rovina, che un tempo appartenevano alle famiglie dei minatori che lavoravano nella zona. Flor Buggenhout, con l’assistenza di Steve Jansens, ha collocato delle tegole laccate di blu cobalto lungo il perimetro del muro ormai privo di tetto. L’artista ha deciso infatti di omaggiare il sito di Noeveren, famoso per la produzione di mattoni blu, ottenuti attraverso una speciale tecnica di cottura dell’argilla. Marco Zamburru ha applicato della vernice bianca sulla facciata della casa e lungo i contorni della porta e delle finestre. L’utilizzo di un rullo per stendere il colore ha permesso all’artista di far emergere le asperità dei muri esaltando il passaggio del tempo. L’intervento si pone in stretto dialogo con i temi proposti per le due edizioni, declinandolo all’interno del tema del lavoro contrale per la residenza. Il tema della migrazione, simboleggiato dalle tegole che hanno viaggiato in macchina da Noeveren fino all’Argentiera, percorrendo a ritroso l’itinerario dei lavoratori che migravano dalla Sardegna. E ancora, il tema della trasformazione, giacché l’opera riporta idealmente in vita una struttura abitativa che unisce la tradizione industriale dei due siti. Dalle tegole che ricostruiscono il profilo del tetto, e quindi idealmente il tetto stesso, alla pittura che isola la porta e le finestre, facendo risaltare l’edificio nel paesaggio, gli artisti immettono nuova linfa nella casa che sembra pronta a dare il benvenuto al minatore e alla sua famiglia.


